martedì 26 maggio 2015

Cambiare il proprio punto di vista



Il mondo a rovescio visto attraverso una sfera di cristallo, meraviglioso espediente del regista Kieslowski per rappresentare la costante tensione tra il vero e il riflesso, tra il vero e il ricordo, tra il vero e il fantasticato.
Il regista lascia spesso al virtuale la dignità di vero, e lo spettatore rimane sospeso nella comprensione di una immagine che quantunque riflessa è pur vera.
Questo è un pò quanto accadate comunemente a tutti noi nel quotidiano. 
Ciò che vediamo, ascoltiamo è semplicemente ciò che sta accadendo intorno a noi? 
Assolutamente no! E' ciò che sta accadendo, sommato al significato che noi vi attribuiamo, che a sua volta si aggancia a ricordi, sensazioni, sentimenti, pensieri provati in situazioni simili, principi e giudizi. 
Stati d'animo diversi inoltre fanno da base diversa su cui tutto ciò si va ad ancorare, per cui una medesima scena in una giornata di sereno ottimismo ha un significato, in una giornata in cui ci siamo alzati parecchio straniti ne ha tutt'altro  e diverse saranno le nostre risposte nell'interagire con gli altri.
Siamo sempre immersi in questa bolla che determina i nostri vissuti e non sempre ci permette di guardare la vera e semplice realtà.
Il mondo a rovescio rappresentato visivamente da Kieslowski è per me anche simbolo dell'importante lavoro di capovolgimento del punto di vista del paziente che si effettua in terapia
non solo il bucare la bolla, quindi, e permettere al paziente di guardarsi intorno, ma anche e soprattutto permettere ad esso di visualizzare il suo mondo da una prospettiva diversa, spesso opposta.

immagine dal web

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